Costigliole d'Asti - La Chiesa parrocchiale di Santa Margherita
La chiesa della borgata Santa Margherita
In una pergamena del “Codex Astensis”, datata 1207, si accenna all'esistenza di una località denominata Santa Margherita nei pressi del villaggio chiamato Cavorro; antico borgo non più esistente e già situato sul vicino colle detto “Bricco del Vicario”, ove si trovava una chiesetta medievale, dedicata a San Martino, che fu parrocchiale almeno fino alla metà del Quattrocento.
Sul sito di Cavorro sussiste ora una torre-cisterna fatta edificare dal parroco Pola sul finire del XVIII secolo. Negli atti della visita pastorale del 1668 il piccolo oratorio di Santa Margherita è dichiarato costruito di recente, probabilmente dopo la pestilenza del 1630-1632. Nella seconda metà del XVII secolo, anche a seguito dell'aumento demografico della popolazione, i borghigiani sentirono la necessità di dotarsi di un edificio sacro di più ampie dimensioni. Così sorse una nuova chiesetta al posto della preesistente, innalzata tra il 1674 e il 1675 per volere, soprattutto, dei signori Giovanni Montersino e Giovanni Terzuolo, benedetta nel 1676 dal parroco di Costigliole don Ponzio. La piccola chiesetta disponeva di un portichetto addossato alla facciata.
L'edificio di culto, a motivo della sua ristrettezza, fu nuovamente ricostruito, con lunghe interruzioni, causa il difficile clima politico-sociale e la guerra, tra il 1709 e il 1720. Il campanile, coevo al corpo della chiesa, è stato sopraelevato sul finire dell'Ottocento, restaurato nel 1927 e arricchito di tre campane nel 1952. L'annessa casa parrocchiale è stata innalzata nel 1875.
La borgata Santa Margherita è diventata parrocchia nel 1950 con il suo primo parroco nella persona di don Giovanni Olmi, di venerata memoria. L'attuale decorazione pittorica si deve alle opere di restauro conservativo realizzate nel 1959 dai decoratori Dante Freddi e Gianni Piva. Nel luminoso interno degni di nota sono l'altare maggiore, in stucco, del luganese Antonio Catenazzi da Mendrisio del 1731 e il quadro nel coro, raffigurante Santa Margherita d'Antiochia, opera del pittore torinese Michele Antonio Milocco, databile al terzo decennio del Settecento.