Costigliole d'Asti - La Confraternita di San Gerolamo
Il Museo di Arte Sacra
L'antica confraternita di San Gerolamo, originariamente denominata di Santa Croce (XV secolo), aveva un proprio oratorio privato nel centro storico del paese, per le preghiere e le celebrazioni liturgiche, nonché un fabbricato annesso, per le riunioni e la conservazione dei beni agricoli: grano e vino.
La confraternita era detta popolarmente dei “Battuti Bianchi”, dal colore della tunica dei confratelli, per distinguersi da quella vicina denominata dei “Battuti Neri”.
La compagnia laicale di San Gerolamo, affiliata, nel 1696, alla celebre arciconfraternita del Gonfalone di Roma, divenne una tra le associazioni religiose più ricche ed influenti del sud astigiano. Per questo motivo, a metà del Seicento, i confratelli sentirono la necessità di dotarsi in un edificio più vasto e bello rispetto a quello antico.
La prima pietra dell'attuale chiesa, progettata dai capomastri luganesi Pietro Baldi e Gianmaria Poncino, venne posata nel 1662, mentre i lavori di costruzione della confraternita, benedetta nel 1673, furono completati solo nel 1681.
All'interno spicca il grandioso altare marmoreo, tra i più imponenti dell'astigiano, iniziato nel 1692 da Giuseppe Maria Carlone e portato a termine, entro il 1700, da Giovanni Pietro Tadei.
Ad adornare l'altare, nel 1711, venne posta una straordinaria pala, raffigurante “San Gerolamo in estasi”, dell'artista ticinese Giuseppe Antonio Petrini. All'ingresso della chiesa, nel 1705, i capomastri Antonino e Francesco Maria Gatto realizzarono una tribuna in muratura, arricchita da candidi stucchi di Antonio Bellotto e decorata dalla pittrice costigliolese Caterina Arellano. L'ultimo grande intervento risale al 1880, con la costruzione del fastoso campanile neobarocco, su disegno del geometra locale Pietro Gallino.
La confraternita si mantenne attiva fino al 1970.
Nel 1997 venne istituita l’“Associazione culturale Confraternita di San Gerolamo ONLUS” con lo scopo di operare per il recupero, la salvaguardia e la conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico e architettonico, sacro e civile di Costigliole d’Asti. Nel corso degli anni l’Associazione ha promosso il restauro di molte opere, il recupero di questa chiesa e l’allestimento del Museo Arte Sacra che raccoglie parte dei beni artistici di proprietà della parrocchia costigliolese.
Nel 2021 è stato dedicato al compianto professor don Bruno Valente, parroco e presidente fondatore dell’Associazione, il sagrato antistante il Museo.