Castagnole delle Lanze - Piazza Marconi
La più antica piazza di Castagnole
La più antica piazza di Castagnole sorse sui resti del barbacane, una fortificazione esterna alle mura del ricetto, a protezione di una delle porte d'accesso all'inizio di via Ruscone. Creata probabilmente nella seconda metà del Cinquecento, ospitò fino al 1952 il mercato settimanale.
Il Mercato fu, per secoli, il principale appuntamento commerciale del paese. Nato, o almeno ufficializzato da un decreto di Emanuele Filiberto di Savoia del 1573, raggiunse il massimo sviluppo nei decenni a cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento. Già nel tardo pomeriggio del mercoledì il paese si animava con l'arrivo dei venditori più lontani, con mercanzie, carri e cavalli. I cinque alberghi del paese arrivarono ad ospitare oltre centoventi animali nelle loro stalle, per cui si ipotizza la presenza di oltre trecento ambulanti presenti. Altri arrivavano la stessa mattina del giovedì con i treni e raggiungevano il capoluogo tramite un servizio di carri. Nel periodo di massima prosperità si calcolavano fino a duecento banchi. Le piazze e le vie di Castagnole si riempivano di persone provenienti anche dai paesi vicini, specialmente nel periodo autunnale ed invernale e da numerosi bambini, che il giovedì avevano un giorno di vacanza.
Oltre agli ambulanti c'erano anche cantastorie e cantanti di motivi popolari, che vendevano per pochi soldi i testi con i motivi cantati; c'erano poi intermediari ebrei che offrivano prestiti e compravendita di terreni e qualche borsaiolo, spesso accompagnato da due carabinieri verso la cella di punizione.
Oltre al giovedì mattina, la piazza si affollava nuovamente in occasione delle partite di pallapugno, specialmente la domenica. La grande affluenza di pubblico però costringeva spesso i negozi alla chiusura ed impediva l'accesso alla chiesa parrocchiale per le funzioni religiose. Per togliere ogni incomodo, il consiglio comunale nel 1855 prese la decisione di spostare il terreno di gioco in Piazza Nuova.
Nel 2015 è stato realizzato il portico denominato di Tristano e Isotta: un arco con commento sonoro, Scorrete le mie lacrime di John Dowland, dedicato al concetto dell'amore drammatico. Il commento sonoro si attiva ogni ora, dalle 10 alle 22, dopo il battito delle campane della chiesa di San Pietro in Vincoli. Le gocce azzurre richiamano le lacrime e l'aspetto romantico della storia divenuta mito di Tristano e Isotta, i protagonisti innamorati dell'amore.