Coazzolo - La Vigna dei Pastelli
I colori "nella" Vigna
Sono molti quelli che hanno tentato di catturare i colori delle vigne per portarli su tela, carta fotografica o, semplicemente, fissarli nei ricordi. C’è invece chi, quei colori, li ha restituiti ai filari.
La vigna dei pastelli è figlia dell’immaginazione di Piercarlo Anfosso, il felice incontro tra la pragmaticità contadina e lungimiranza dei produttori di vino che hanno condotto queste terre nell’olimpo della vitivinicoltura mondiale.
Come testimoniato dall’antropologo Piercarlo Grimaldi, ex rettore dell’Università del Gusto di Pollenzo, non era del tutto raro che, nei secoli scorsi, le vigne ospitassero simboli antropomorfi. Segni apotropaici di protezione, sigilli scaramantici, auguri di fertilità e buon raccolto: il frutto delle vigne è sempre stata la linfa dell’economia locale e, pertanto, ogni assicurazione sulla vendemmia era ben accetta.
Piercarlo Anfosso, produttore nato e cresciuto a Coazzolo, ha raccolto la tradizione e l’ha trasformata. I simboli apotropaici sono diventati pastelli. E i pastelli, scolpiti nel legno, hanno preso il posto dei pali di testa dei vigneti. La già spettacolare vigna per posizione e panorama, oggi ha le forme di un quadro surrealista. I colori del paesaggio si fondono a quelli degli enormi pastelli infissi nel terreno, creando un ambente vibrante e gioioso, accogliente e allo stesso tempo sorprendente.
Il semplice ed efficace contatto tra arte e filari è all’origine del successo di questo luogo, che è passato da essere una vigna a LA vigna di Coazzolo, immancabile appuntamento di tutti coloro che sostano in questi luoghi.
La vigna dei pastelli ha un altro primato: è la vigna più fotografata dei social, con decine di migliaia di condivisioni ogni anno.