Costigliole d'Asti - Chiesa parrocchiale di Nostra Donna di Loreto
La "Notre Dame" di Costigliole
Situata nella parte storica del paese la parrocchiale di Costigliole d'Asti è la terza edificata sul luogo delle precedenti. La prima, romanica, è già documentata nell'XI secolo mentre la seconda, rinascimentale-barocca, venne terminata nel 1594 sotto la reggenza del parroco Marco Antonio Asinari.
Nel novembre del 1811 gran parte della cinquecentesca parrocchiale crollò. Il progetto della nuova chiesa, l'attuale, venne affidato dal parroco Lorenzo Pola all'architetto Carlo Ceroni della Valsolda. Il sacro edificio fu inaugurato l'11 novembre 1816. La parrocchiale è stata oggetto di importanti interventi di abbellimento durante i secoli XIX e XX (parroci Serratrice e Cellino). La facciata è in raffinato stile neoclassico, a due corpi sovrapposti, terminante a timpano. A sinistra della chiesa si noti lo slanciato campanile, completato negli anni Trenta del Novecento e dotato di un grandioso concerto di ben otto campane, tra i più imponenti dell'astigiano, installate nel 1958. La navata centrale, scandita da un ordine gigante di colonne e paraste, è sovrastata da una volta interamente affrescata, tra il 1814 e il 1815, dal pittore Lorenzo Peretti. Le navate laterali, di ordine toscano, hanno cupolino ellittico e cappelle laterali con pale del Peretti e quadri, ai pilastri e sulle porte laterali, di Michelangelo Pittatore (anni 1852-1855). L'altare maggiore è stato posizionato nel 1718 su disegno di Filippo Juvarra mentre la pala del coro, del 1720, si deve a Prospero Clori, allievo di Sebastiano Conca (queste opere sono munifici doni dei confeudatari Asinari e Verasis).
La Via Crucis è firmata e datata 1901 da Luigi Morgari. Il monumentale organo a canne, del 1824, è di Carlo Bossi di Bergamo. Nel pavimento della navata sinistra sono presenti gli avelli degli Asinari e dei Verasis mentre nella navata destra è posto il mausoleo del parroco Pola, opera di Giacomo Spalla del 1823.
La parrocchia custodisce argenti e preziosi tessuti, nonché importanti dipinti su tela, datati dal XVII al XIX secolo: pittori Guglielmo e Orsola Caccia, Giovanni Crosio, i costigliolesi Secondo e Caterina Arellano, Bartolomeo Pelizza, Francesco Sampietro e Agostino Cottolengo.
La chiesa Nostra Donna di Loreto deve il suo nome all'italianizzazione del termine "Notre Dame", derivato dal dominio francese sul Piemonte, agli inizi del XIX secolo. La parrocchia di Costigliole fece parte della diocesi di Pavia da tempo immemorabile e fino al 1805.
In questo edificio sacro, nel 1901, è stato battezzato il costigliolese mons. Giovanni Ferro (1901-1992), già arcivescovo di Reggio Calabria dal 1950 al 1977, ora Venerabile.
Molte opere esposte sono state restaurate grazie al progetto “Adotta un’opera d’Arte” promosso dall’ “Associazione culturale Confraternita di San Gerolamo, ONLUS”.